Un sorriso contro un software

L’aeroporto di Düsseldorf sta sperimentando il riconoscimento facciale biometrico presso i suoi varchi di sicurezza.


Che cosa deve fare il passeggero? Appoggia il proprio passaporto su di un lettore ottico che legge la sua foto, guarda dritto sulla porta di fronte a lui per fare la foto e aspetta che il sistema confronti le due immagini. Se la foto corrisponde al suo volto, i cancelli si apriranno. Non si apriranno, invece, in mancanza di corrispondenza o se la sua faccia compare nel database dei ricercati.

Prima condizione del riconoscimento facciale è che la foto del passaporto sia nitida, chiara, con un’espressione del viso neutra e tutto il volto (orecchie comprese) scoperto e senza accessori (occhiali compresi). Se avete rinnovato il passaporto di recente sapete che le regole sul tipo di foto sono severissime e che all’interno del documento è presente una foto digitalizzata. Con queste caratteristiche, dovreste essere già in possesso della giusta foto per il confronto biometrico.

La fotocamera esegue una scansione del volto e cerca di sovrapporre i vostri attuali tratti somatici a quelli della foto sul documento. Il volto, nella sua struttura forma e dimensione, è unico e i suoi tratti fondamentali rimangono inalterati abbastanza da superare il periodo di validità del vostro passaporto.

Seppure questa tecnologia si stia evolvendo in fretta, ci sono alcune piccole imperfezioni che potrebbero rovinare il vostro viaggio:
  • La giusta angolazione: siete di fretta, caricati di bagagli e i cancelli non si aprono perché l’angolazione della vostra inquadratura impedisce al sistema di lavorare.
  • Volto parzialmente coperto: il vostro inseparabile berretto da baseball, l’occhiale da talpa o da sole, il capello imbizzarrito potrebbero compromettere la buona riuscita del servizio fotografico.
  • La felicità: le espressioni che si allontanano da quella assunta nella foto di confronto potrebbero procurarvi il piacere di un ulteriore controllo.
I cancelli automatici sono dedicati ai passeggeri europei, svizzeri, norvegesi, islandesi e liechtensteinesi. Perché adottarlo? Perché, se tutto funziona, il controllo di frontiera dura 18 secondi a passeggero. Nella mia esperienza, per un cittadino europeo proveniente da un Paese extra europeo il controllo “manuale” non dura tanto più a lungo e la coda non è mai insormontabile.

Ricordate: un sorriso troppo felice mette in crisi tutto il sistema.

Commenti

  1. ... cercherò di sorridere sempre :)
    [la prima foto, quella dei suricati e del gatto è fantastica hahahah]

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    Risposte
    1. Io ho esaurito i bonus sorriso: se lo faccio ancora al prossimo controllo di sicurezza mi arrestano :( [non potevo non mettere i suricati :) ]

      Elimina

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