Come trattare un bagaglio senza padrone
I passeggeri dimenticano i bagagli. E i bagagli senza padrone sono un problema di sicurezza. Come si affronta un bagaglio senza padrone?
Semplificando, gli step di sicurezza da seguire sono: 1-accertarsi
che l’oggetto sia veramente senza padrone; 2- isolare l’area; 3-aspettare che
arrivino gli esperti; 4-liberare l’area. Per gli organi di sicurezza, e ripeto
che ho semplificato all’estremo, rispettare questi quattro punti significa
avere la situazione sotto controllo: il loro compito è, infatti, assicurarsi
che non ci sia pericolo per i passeggeri.
Tuttavia, i punti 2 3 e 4 implicano il coinvolgimento di
figure esterne. Isolare un terminal, una sezione o un aeroporto interno implica
far uscire fisicamente tutti dall’edificio: che tu stia aspettando il tuo
fidanzato, le tue valigie, i biglietti o il controllo passaporti non fa
differenza. I punti 3 e 4 coinvolgono un altro fattore molto amato dai
passeggeri di tutto il mondo: il tempo. Per rendere sicura una zona serve
tempo, perché alla possibile bomba non interessa della tua coincidenza o di
quanti minuti mancano al tuo aperitivo sulla spiaggia. Gli “esperti”, poi, a
volte devono proprio arrivare all’aeroporto, soprattutto se si parla di uno
scalo minore.
L’evacuazione di un aeroporto prevede di ammassare, perché
il risultato è questo, tutte le persone che si trovavano in precedenza dentro
la struttura all’esterno: divise in diversi punti di ritrovo, certo, ma qui non
si parla delle esercitazione sismiche a scuola, si parla di migliaia di persone
che si trovano dove non dovrebbero essere, senza un’informazione puntuale, a
lamentarsi, a volte cercando di ritornare all’interno dell’aeroporto, e di un
susseguirsi di ritardi nei voli: ed è qui che viene fuori la parola caos.
Ultimo appunto personale. La polizia non sempre è felice di
condividere informazioni, anche quelle più basilari, quindi, può succedere, che
le persone che vi devono aiutare nell’evacuazione non sappiano nulla: siate
buoni, se potete.
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