La carta d’imbarco che può crearti problemi

Acquistato il biglietto, non vi resta che stampare la carta d’imbarco. Sicuri di farlo nel modo giusto?


Anch’io, quando posso, scarico la carta d’imbarco sullo smartphone e sono felice perché salvo l’ambiente. Poiché, però, sono previdente, porto con me anche la carta d’imbarco stampata.

Stampare (a casa o in albergo) la carta d’imbarco presenta alcuni vantaggi:
  • la stampa non esaurisce la batteria come uno smartphone
  • sai dove attaccare l’etichetta del bagaglio imbarcato per non perderla
  • se non imbarchi bagaglio, invece, eviti file inutili
Ma, non tutte le stampe sono uguali.

Regola numero 1 Assicuratevi di avere abbastanza inchiostro: una minima imprecisione, sbavatura, una data o un nome che non si leggono correttamente e la vostra bella carta d’imbarco sarà inutilizzabile.

Regola numero 2 Assicuratevi che il codice a barre sia completo e che la stampa non sia tagliata. Purtroppo dovrete stampare anche loghi e pubblicità, cosa del tutto deplorevole, ma rischiosa da non fare.

Regola numero 3 Per stampare il biglietto, non usate una risma in carta riciclata. La carta riciclata non permette ad alcuni lettori ottici di leggere il QR o il codice a barre. Al check-in questo problema forse nemmeno si presenterà perché i loro lettori scansionano qualsiasi cosa, ma al controllo di sicurezza potreste vedervi rifiutato il passaggio con la conseguenza di vagare per l’aeroporto per ristampare il vostro biglietto.

Buon imbarco!

Photo credit: Wikipedia

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