Essere un passeggero: l’autismo in volo

Il 2 Aprile scorso è stata la Giornata Mondiale dell’Autismo. Un ambiente molto affollato, a volte claustrofobico e molto disordinato come un aeroporto mette a dura prova chiunque, specialmente le persone particolarmente sensibili e chi le accompagna.


Una delle prime preoccupazioni di (chi viaggia insieme a) una persona autistica è la preparazione: l’organizzazione deve essere minuziosa per evitare, dove possibile, le situazioni di forte stress. Moltissimi aeroporti, in collaborazione con le associazioni dei genitori, organizzano visite guidate personalizzate con personale adatto a spiegare le insidie del trasporto aereo. Per chi non ha mai volato la procedura aeroportuale è un rituale tutto da scoprire, con non pochi momenti di frustrazione e dalle dinamiche complicate.

A questo proposito, l’aeroporto di Edimburgo ha creato un programma, “Travelling with additional needs” per aiutare le famiglie a destreggiarsi nello scalo. Il programma prevede una serie di schede informative riguardanti i vari momenti dell’imbarco: le operazioni di check-in e stivaggio dei bagagli, così come i controlli di sicurezza sono spiegati nei minimi dettagli. Una guida, stampabile, utile per chiunque voglia arrivare preparato in aeroporto evitando di trovarsi perduto in mezzo ad una hall sovraffollata.

L’iniziativa di Edimburgo è la prima nel suo genere in Scozia e, personalmente, è la prima guida così minuziosa che vedo. Altri aeroporti, in collaborazione con le associazioni dei genitori, organizzano delle visite guidate personalizzate agli scali. Il programma si estende anche a passeggeri in sedia a rotelle e/o con necessità diverse dall’autismo e si propone di estendere la collaborazione ad alcune compagnie aeree per rendere l’esperienza del volo il più piacevole possibile.

Photo credit: Wikipedia 

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