BLQ⇒BOS Part 6: l’aeroporto di Boston-Terminal E, Arrivi internazionali

Il biglietto da visita della città di Boston è il suo downtown: appena le ruote toccano terra se guardate fuori dal finestrino, e siete dalla parte giusta, vedrete i grattacieli del centro.


Gli arrivi sono interminabili e quasi labirintici, tuttavia non è possibile perdersi nemmeno dopo 10 ore di aereo: per questioni di sicurezza, la strada che potete percorrere è solo una. La sala del controllo passaporti, con le sue bande blu e rosse, si estende a perdita d’occhio. Per recuperare le valigie, ci sono altre scale e altri corridoi. La sala della riconsegna bagagli è quasi un hangar sempre perché ingloba anche un’area, dotata di scanner, per eventuali ulteriori screening.

Rispetto alla vastità degli interni, il land-side non è confortevole: è tutto molto grande, compresi i bagni, ma non molto accogliente. Sebbene avessi controllato sull’aereo i servizi offerti dall’aeroporto, non ho trovato la segnaletica intuitiva. Se amate i mezzi pubblici, l’aeroporto di Boston ha molto da offrirvi: treno, shuttle e, addirittura, traghetto.

Da segnalare: una corsa in taxi, della durata di circa 20 minuti, verso i sobborghi di Boston è costata circa 40 dollari. Per la capillarità del trasporto pubblico, il mio consiglio è quello di riservarvi l’uso del taxi solo per viaggi con valigie pesanti e per corse notturne (a partire da mezzanotte circa).

Photo credits: Wikimedia 

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