Tra body scanner ed Europa

Il body scanner rimane per me una nota dolente. I motivi sono i soliti: salute e privacy. Salute perché il corpo umano viene scansionato al dettaglio, privacy per quello che vede di me chi mi sta controllando. Fortunatamente, anche l’UE la pensa allo stesso modo e, anche se la definitiva introduzione del body scanner è prevista per il 2013, ci sono alcune fondamentali limitazioni:
  1. Niente raggi X o radiazioni ionizzanti;
  2. Immagini stilizzate unisex che individuino solo il sospetto pericolo.
Se negli Stati Uniti il passeggero viene denudato, al di qua dell’oceano si pensa alla versione cartone animato dello stesso: amorfo e asessuato, cosa che ha un suo senso. A questo proposito, l’aeroporto di Manchester sostituirà gli attuali body scanner in prova con altri privacy friendly, in cui l’immagine riprodotta, infatti, è stilizzata ed evidenzia le aree di pericolo in un soggetto perfettamente androgino.

Una cosa mi lascia perplessa. Glasgow e Edimburgo hanno da poco introdotto il body scanner. Leggendo le condizioni di utilizzo, risulta che non ci si può rifiutare in nessun caso di essere sottoposti a questo controllo, pena il mancato imbarco.

Capisco che la sovranità legislativa sia nazionale, ma, per quanto si declami la sicurezza dell’apparecchio, mi sentirei di sconsigliarlo alle persone a rischio (bambini, donne in gravidanza, portatori di pacemaker o d’impianti cocleari), anche solo per il “non si sa mai”.

Cosa ne pensate?

Photo credit: L3- Communications- Security and Detection System

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